Laser

La luce che si fa bisturi. E non solo. Il contributo del laser in dermatologia.

Cosa è il laser? 

Il termine 'laser' deriva dalle iniziali delle parole 'Light Amplification by the Stimulated Emission of Radiation' (Amplificazione della luce per mezzo di una emissione stimolata di radiazioni). Diversi tipi di apparecchi laser vengono impiegati in campo medico-chirurgico ed in particolar modo in ambito dermatologico. Ciascun tipo di laser prende il nome dal materiale solido, liquido o gassoso utilizzato come mezzo attivo ed emette una particolare radiazione luminosa. 

Il fascio di luce prodotto, può tagliare, vaporizzare la cute, coagulare i vasi sanguigni o distruggere in maniera selettiva un pelo.

La durata, l'intensità e la lunghezza d'onda del raggio laser, determinano i campi d'applicazione e le indicazioni in ambito dermatologico, correttivo ed estetico. I laser vascolari, per esempio, emettono una luce selettiva che viene assorbita dall'emoglobina contenuta nei globuli rossi, presenti nei vasi sanguigni. La radiazione laser viene trasformata in calore e l'aumento della temperatura che ne deriva, permette la coagulazione dei vasi e la loro chiusura. L'energia trasmessa agisce selettivamente sul vaso senza danneggiare in modo significativo il tessuto circostante, che non subisce alcun danno. Il laser può distruggere in maniera selettiva un pelo, in questo caso il bersaglio della radiazione è rappresentato dalla melanina, pigmento scuro presente nel bulbo pilifero. 

Il trattamento con il laser provoca dolore? 

Il trattamento con il laser può provocare una sensazione dolorosa che è in genere ben tollerata dal paziente. L'esperienza dolorosa è un fenomeno individuale, d'altro canto numerose variabili ne condizionano il grado e l'intensità; le caratteristiche fisiche del laser e le potenze erogate, la sede del trattamento e il bersaglio della luce. Di norma, il trattamento dei piccoli vasi del viso risulta essere più facilmente accettato rispetto alle procedure che coinvolgono le stesse lesioni agli arti inferiori. L'anestesia locale, per esempio, può essere consigliata quando il trattamento prevede l'utilizzo di laser chirurgici quali il CO2, soprattutto quando sono coinvolti gli strati profondi della cute o quando la superficie da trattare è particolarmente estesa. Una piccola verruca piana del volto prevede pochi secondi di trattamento e l'astensione all'uso di anestetici   L'asportazione di una grossa verruca del piede, prevede di norma una iniezione locale di una sostanza ad attività anestetica. 

Un unico tipo di laser può avere diverse indicazioni? 

Assolutamente No.  Ogni laser ha poche e specifiche indicazioni. L'asportazione di un capillare con un laser chirurgico rappresenta un atto sconsigliabile sia per gli scarsi risultati, sia per i frequenti effetti collaterali. I tatuaggi sono passibili di asportazione tramite un sistema laser definito Q-switch, altri sistemi sono poco efficaci ed ad alto rischio. Un laser usato per l'epilazione non svolge alcun ruolo nell'eliminazione delle macchie solari. Come già sottolineato precedentemente le caratteristiche fisiche del laser condizionano e determinano il campo applicativo. Ogni lunghezza d'onda definisce il bersaglio. 

In seguito saranno elencate le principali lesioni e alterazioni estetiche, che possono beneficiare di un trattamento e i sistemi specifici usati. A scopo informativo, saranno descritti nel dettaglio, i potenziali o eventuali vantaggi operativi di uno specifico laser rispetto a metodiche più tradizionali, le modalità di trattamento e gli effetti collaterali, le controindicazioni assolute e relative, ed infine le norme di sicurezza. 


PRINCIPALI LESIONI E/O ALTERAZIONI ESTETICHE E SISTEMI LASER O A LUCE PULSATA AD ALTA’ INTENSITA’ (IPL) IMPIEGATI PRESSO CDM

Telengectasie (capillari) del volto e del decolletè - Rosacea (couperose) - Poichilodermia di Civatte – Angiomi: Diodo 840 nm Velure S Lasering / IPL BBL Clearsilk Sciton

Telengectasie (capillari) e micro-varici degli arti inferiori: Diodo 840 nm Velure S Lasering

Lentigo solari (macchie solari, viso e corpo) –Pigmentazioni post-infiammatorie - Nevo di Becker - Nevo di Ota: Laser Q-Switched - 532-1064 Qantas  SY /  Laser frazionale CO2 Lasering Slim Evolution / Laser Halo Sciton / IPL BBL Sciton

Tatuaggi estetici - Tatuaggi post.traumatici: Laser Q-Switched - 532-1064 Qantas  SY 

Peli superflui (epilazione permanente): IPL BBL Sciton

Danni da fotoinvecchiamento (rughe sottili, lesioni pigmentate, pori dilatati, elastosi solari): Laser Co2 frazionale e continuo Lasering Slim Evolution / Laser Halo Sciton / Profractional Herbium laser

Neoformazioni benigne della cute e delle mucose (verruche, fibromi ect): Laser CO2 continuo e superpulsato Slim Evolution

Cicatrici conseguenti all'acne - Cicatrici post-chirurgiche – Smagliature: Laser CO2 frazionale e continuo Lasering Slim Evolution / Laser Halo Sciton / Profractional Herbium Laser / IPL Sciton BBL

Rilassamento cutaneo del terzo medio inferiore viso: Skintyte BBL Sciton

Fotoringiovanimento non ablativo: PL BBL Sciton Protocollo Forever Young

Acne ed esiti post infiammatori: Forever Clear BBL Sciton.


Laser CO2 Frazionale Ablativo Slim Evolution

laser frazionale ablativo

Il laser frazionale è indicato per il trattamento delle rughe del viso e di alcuni inestetismi provocati dal foto-invecchiamento (macchie, pori dilatati ecc.). Anche il foto-invecchiamento che coinvolge distretti cutanei diversi dal viso quali, mani, decolletè, collo possono essere passibili di trattamento con il laser frazionale. Le cicatrici che possono residuare dopo un processo infiammatorio quale l'acne giovanile, possono beneficiare del trattamento laser, come d’altro canto le cicatrici conseguenti ad eventi traumatici. Infine, il sistema laser frazionale trova un indicazione importante nel pre-trattamento delle cheratosi attiniche e degli epiteliomi basocellulari trattati con terapia fotodinamica.

Studi recenti dimostrano, infatti che la sostanza fotosensibilizzante usata nella terapia fotodinamica penetra maggiormente nella cute coinvolta dall’insulto della luce laser. Tramite i minuscoli canali che si formano dopo il trattamento con laser frazionato è osservabile un accumulo di sostanza foto-sensibilizzante. Tale fenomeno sembra garantire maggiore efficacia terapeutica rispetto alla terapia convenzionale che prevede solo l'uso della PDT (terapia fotodinamica). Alcuni  studi, sembrano dimostrare che la sinergia frazionale/PDT, riesca a ridurre il numero di sedute necessarie alla remissione della lesione neoplastica. 

ll laser frazionato (o frazionale) agisce tramite la "cosiddetta fototermolisi frazionale". Il sistema laser emette diversi fasci luminosi che provocano molteplici piccole aree di tessuto denaturato. Potremmo rappresentare i fasci luminosi del laser come i sottili getti dell'acqua che escono dal soffione della doccia. Le dimensioni delle aree di tessuto coinvolto dalla luce laser è sono sempre inferiore al millimetro ed in alcuni sistemi laser non sono visibili ad occhio nudo. Queste zone danneggiate, coinvolte dall'insulto termico sono chiamate MTZs (microtermal zones) e rappresentano il 10-20% di tutta la cute. Il rimanente 80-90% di cute è perfettamente integra. La funzione della cute risparmiata e sana è quella di favorire una guarigione rapida con produzione di collagene ed elastina, ed infine di stimolare, la proliferazione di cellule epidermiche e del derma. I sistemi laser frazionati sono divisi in due categorie, ablativi e non ablativi. Gli ablativi coinvolgono gli strati più superficiali della cute che vengono più rispettati da quelli non ablativi. Di norma i laser ablativi penetrano di meno rispetto quelli non ablativi. La scelta tra i due sistemi frazionali è legata alla profondità del danno da trattare alla sua estensione e alla zona da trattare. Presso il CDM viene usato un sistema laser CO2 ablativo e un sistema ibrido ablativo e non ablativo.

La durata dell'intervento è di 15-20 minuti. Sono previsti almeno 2-3 interventi con intervalli di almeno 30-60 gg giorni tra una seduta e l'altra.

 

Trattamento delle cicatrici conseguenti all’acne con Laser CO2 frazionale ablativo:

 
 
 

QUALI SONO LE INDICAZIONI?

Le indicazioni cliniche sono rappresentate dalle cicatrici, in particolare quelle conseguenti ad un acne severa. Anche alcuni segni del foto-invecchianmento quali rughe , pori dilatati e macchie solari possono trarre giovamento dall'applicazione di un sistema laser CO2. Il sistema laser usato presso il nostro centro è di produzione italiana: Laser CO2 Slim Evolution Lasering.

QUALI GLI EVENTI AVVERSI?

Dopo l'intervento, compare nella zona trattata un’area arrossata che di solito regredisce sul viso, dopo pochi giorni. Tempi superiori sono previsti per altri distretti cutanei, quali collo e decolletè. Per alleviare questo disagio è possibile trattare l’area luci LED. L'emissione di queste luci a bassa intensità, prima e dopo l'intervento sembra favorire una miglior risoluzione della fase infiammatoria. Anche l'applicazione del PRP (plasma ricco di piastrine e fattori di crescita) prelevato dal sangue del paziente, sembra garantire un miglior recupero dell'area trattata. L'esperienza dolorosa è moderata e comunque il trattamento è di norma, ben tollerato. Non si usa anestesia iniettiva locale; in rari casi applichiamo per 40 minuti anestetico veicolato con crema soprattutto in zone sensibili quali le aree peri-oculari. Possono manifestarsi in casi eccezionali erosioni, vescicole o croste. D'altro canto queste lesioni si osservano a dosaggi e tempi di emissione di norma non utilizzati presso lo studio. All'eritema iniziale, si accompagna in seguito un fenomeno particolare denominato "pseudo-abbronzatura". Tale fenomeno ha durata variabile da 3 a 7 giorni ed è legato ai micro-coaguli indotti dal laser. L'esito cicatriziale rappresenta evento eccezionale, e di fatto, non osservato con i dosaggi abitualmente usati. 

Dopo l'applicazione è consigliabile l'uso di creme antibiotiche o a proprietà cicatrizzanti. E' consigliata la profilassi antivirale nei pazienti affetti da herpes simplex recidivante.

QUALI LE PRECAUZIONI DA ADOTTARE PRIMA E DOPO L'INTERVENTO? 

E' assoluto il divieto all'uso di lampade abbronzanti o all'esposizione solare almeno 15 giorni prima, durante tutta la fase del trattamento laser e per almeno 15 giorni dopo l'ultima seduta laser. L'uso di farmaci anti-infiammatori quali acido acetil-salicilico e derivati è sconsigliabile dopo il trattamento. In alcuni casi, soprattutto in pazienti con pelle più scura è utile il pre-trattamento con creme contenenti acido retinoico o acido kogico.

L'efficacia preventiva nei confronti dell'eventuale comparsa di macchie scure sarà potenziata dall'uso degli stessi principi attivi ad avvenuta guarigione. Di norma non è consigliato l'uso di antibiotici somministrati per via orale a scopo preventivo e profilattico. Pazienti sofferenti di herpes cutaneo o labiale recidivante dovranno, a scopo profilattico, assumere per via orale nei giorni precedenti l'intervento acyclovir pe via orale., soprattutto se l'intervento coinvolgerà la cute del viso. Oltre all'uso di creme ad azione lenitiva e disinfettante si suggerisce l'uso di schermi solari ad alta protezione soprattutto in zone foto-esposte, precedenti l'intervento e per almeno 10 gg dopo il trattamento laser. 

ESISTONO CONTROINDICAZIONI ALL’USO DEL LASER ?

Nel caso di pazienti con anamnesi positiva per cicatrici ipertrofiche o cheloidi si sconsiglia il trattamento laser; tali precauzioni saranno estese nei casi di processi infettivi in atto o infiammatori diffusi. Si sconsiglia, inoltre, il trattamento ai pazienti in terapia con farmaci fotosensibilizzanti. 


Laser Frazionale Halo® (Piattaforma Sciton)

È un laser frazionale “ibrido” con una tecnologia innovativa che sfrutta l’emissione contemporanea di due differenti  lunghezze d’onda la cui integrazione potenzia i risultati riducendo gli effetti collaterali e i tempi di recupero. Simultaneamente un laser ablativo (lunghezza d’onda 2940 nanometri) ed un laser non ablativo (lunghezza d’onda di 1470 nm) agiscono in modo sinergico sia superficialmente sia nei piani più profondi della cute rinnovando il tessuto grazie alla produzione di collagene ed elastina.

La combinazione delle due lunghezze d’onda garantisce risultati sovrapponibili a quelli raggiunti da altri laser più aggressivi con minor effetti collaterali. Il sistema prevede in casi particolari l’erogazione delle lunghezze d’onda in modalità separata.

QUALI SONO LE INDICAZIONI DEL LASER FRAZIONALE IBRIDO HALO®?

La nuova tecnologia Halo® permette alcuni segni del foto-invecchiamento: sottili rughe, lentigo e pori dilatati .Inoltre come il laser frazionale viene utilizzata anche per il miglioramento di cicatrici, di quelle acneiche in particolare.

Di norma il trattamento è ben tollerato e il sistema di raffreddamento riduce la sensazione dolorosa. Come nel caso del sistema frazionale ablativo in casi selezionati 40-50 minuti prima della procedura potrà essere applicato un anestetico locale per alleviare ulteriormente li disagio procurato dal laser.

 Di norma sono necessarie due sedute di trattamento a distanza di 45/60 giorni l’una dall’altra per ottenere buoni risultati.

Recentemente abbiamo attivato un protocollo nelle cicatrici da acne che prevede due sedute di laser intervallate da due iniezioni di un particolare molecola di acido ialuronico stabilizzato di origine non animale che sembra amplificare il processo di sintesi e rimodellamento del collagene.

QUALI SONO GLI EVENTI AVVERSI?

Dopo il trattamento la pelle risulterà arrossata e lievemente edematosa. Il giorno seguente il trattamento si potranno formare delle piccole lesioni superficiali pigmentate che scompariranno in pochi giorni (pseuto-tanning). Rispetto al laser CO2 Frazionato, con le fluenze usate con la tecnologia Halo i tempi di recupero sono più veloci e meno intensi i sintomi soggettivi. Dopo l'applicazione è consigliabile l'uso di creme antibiotiche o a proprietà cicatrizzanti. E' consigliata la profilassi antivirale nei pazienti affetti da herpes simplex recidivante. Le misure prima e dopo il trattamento, le controindicazioni assolute e relative sono sovrapponibili a quelle già descritte con il laser CO2.


Laser CO2 continuo e superpulsato

Il laser ad anidride carbonica (CO2) trova largo impiego in terapia dermatologica. Uso il laser CO2 dall’anno della mia laurea (1985) e credo di averne utilizzati diversi da allora. Le principali patologie che possono essere trattate con il laser CO2 sono elencate di seguito: 

  • Verruche volgari, piane, filiformi

  • Condilomi

  • Rinofima

  • Papillomi, fibromi penduli

  • Iperplasie sebacee

  • Cheratosi seborroiche - vedi video qui

  • Granuloma piogenico

  • Cheratosi senili o solari (alcune)

  • Cisti epidermiche

  • Nevi dermici (alcuni)

  • Xantelasmi

  • Nevi verrucosi (alcuni)

  • Lentigo e macchie solari (alcune) - vedi video qui

  • Angiomi rubini

  • Callosità

  • Epiteliomi di modeste dimensioni in pazienti anziani

  • Epulidi

  • Leucoplachie.

NEVO DOPO 30 GIORNI CON TRATTAMENTO LASER CO2

NEVO DOPO 30 GIORNI CON TRATTAMENTO LASER CO2

Rinofima - dopo una applicazione

Rinofima - dopo una applicazione

I vantaggi del laser CO2 nei confronti delle tradizionali metodiche quali la diatermocoagulazione sono notevoli: 

·       Maggior precisione operativa

·       Maggior salvaguardia e rispetto dei tessuti circostanti la lesione

·       Guarigione in tempi più rapidi

·       Miglior risultato estetico per il minor danno termico

·       Possibilità di intervento su portatori di pace-maker (controindicazione assoluta al trattamento con diatermo-coagulatore)

·       Assenza di contatto tra manipolo e tessuti cutanei

·       Minor incidenza di complicanze operatorie.

I nuovi laser CO2 permettono inoltre, di ottenere impulsi di elevata potenza ma di durata molto breve (regime superpulsato). Con questa metodica è possibile effettuare interventi senza anestesia locale, soprattutto nel caso di lesioni di piccole dimensioni, in quanto si riduce al minimo la ricezione dello stimolo termico. Il danno termico, in regime super-pulsato, si riduce ulteriormente permettendo una miglior guarigione con buon risultato estetico. Il laser CO2 garantisce una buona coagulazione, permettendo all'operatore di intervenire in assenza o con scarso sanguinamento. 

EFFETTI COLLATERALI 

Dopo l'intervento con laser CO2, compare nella zona trattata un’area arrossata (eritema) che di solito regredisce dopo 5-20 giorni. Diverse variabili condizionano la durata dell'eritema: oltre la reattività individuale la guarigione dipende dalla zona trattata, dalla sua estensione, dalla sede e dalla profondità raggiunta dal raggio laser oltre che dalla potenza erogata.

Per alleviare questo disagio sono consigliate creme lenitive da applicare sulla zona di cute dopo il trattamento. Possono manifestarsi erosioni o croste. In questo caso la ri-epitelizzazione richiederà 10-15 giorni, durante i quali è consigliabile l'applicazione di medicamenti ad azione cicatrizzante e disinfettante. In alcuni casi, infine, per un periodo limitato di tempo (2-4 mesi) possono residuare aree ipo e/o iperpigmentate (zone di pelle più chiara o più scura) in corrispondenza delle zone trattate. Possibile è la formazione di cicatrici soprattutto quando il trattamento coinvolge gli strati più profondo della cute (derma e tessuto sottocutaneo). La cicatrice rappresenta evento raro o eccezionale quando il trattamento con laser CO2  coinvolge l'epidermide e gli strati più superficiali.. Normalmente in assenza di complicanze post-operatorie, si verifica una guarigione clinica con buoni risultati estetici. 

PRIMA E DOPO L'INTERVENTO 

È assoluto il divieto all'uso di lampade abbronzanti o all'esposizione solare almeno 3 settimane   prima, durante tutta la fase del trattamento laser e per almeno 20-30 gg dopo l'ultima seduta laser. L'uso di farmaci anti-infiammatori quali acido acetil-salicilico e derivati è sconsigliabile una settimana prima e dopo il trattamento. Anche l’uso di altri anti-aggreganti e di anti coagulanti potrebbe In alcuni casi condizionare l’uso del laser soprattutto su ampie superfici o in lesioni che interessano il derma.

 In pazienti con pelle più scura è utile il pre-trattamento con creme o gel contenenti acido retinoico o acido kogico per ridurre il rischio di pigmentazioni anti-estetiche.   L'efficacia preventiva nei confronti dell'eventuale comparsa di macchie scure sarà potenziata dall'uso degli stessi principi attivi ad avvenuta guarigione. L'uso di antibiotici somministrati per via orale a scopo preventivo e profilattico per contrastare un eventuale infezione batterica sarà consigliato dal medico nei casi in cui le zone da trattare siano ampie o nei casi in cui la ferita chirurgica conseguente sia particolarmente profonda. I pazienti sofferenti di herpes cutaneo o labiale recidivante dovranno, sempre a scopo profilattico, assumere per via orale nei giorni precedenti l'intervento acyclovir, soprattutto se l'intervento coinvolgerà la cute del viso.

Oltre all'uso di creme ad azione lenitiva e disinfettante si suggerisce l'uso di schermi solari ad alta protezione soprattutto in zone foto-esposte. 

CONTROINDICAZIONI 

Nel caso di pazienti con anamnesi positiva per cicatrici ipertrofiche o cheloidi si sconsiglia il trattamento laser; tali precauzioni saranno estese nei casi di processi infettivi in atto o infiammatori diffusi. Si sconsiglia, inoltre, il trattamento ai pazienti in terapia con farmaci fotosensibilizzanti. 


Laser Diodo 840 nm Velure S Lasering

Le principali indicazioni del Laser Diodo 840 nm Velure S Lasering sono:

  • Telengectasie (capillari) del volto e del decolletè

  • Rosacea (couperose)

  • Angiomi rubini e stellati

  • Angiocheratomi

  • Danni da fotoinvecchiamento.

Il laser vascolare rappresenta la terapia d'elezione per il trattamento dei capillari del volto e per la rosacea (la cosiddetta couperose). Nei confronti di metodiche più tradizionali, quali la diatermocoagulazione i vantaggi sono evidenti:

  • Maggior precisione operativa

  • Maggior salvaguardia dei tessuti circostanti

  • Guarigione in tempi più rapidi

  • Miglior risultato estetico per il minor danno termico

  • Minor incidenza di effetti collaterali

  • Minor frequenza di recidive

  • Minor numero di sedute.

Anche le telengectasie e le microvarici degli arti inferiori possono essere trattate con questo sistema laser. Questi disturbi, nell'immaginario collettivo rappresentano un problema puramente estetico, d'altro canto in almeno il 70% dei casi, tali lesioni sono associate ad una insufficienza venosa cronica. L'efficacia terapeutica del laser è condizionata dalla valutazione obiettiva e strumentale (tramite eco-color-doppler) del circolo venoso.

La laser terapia offre buoni margini di successo nei confronti di tali patologie, ma l'intervento è condizionato dall'eventuale presenza di una insufficienza venosa profonda di vario grado. Le dilatazioni venose superficiali, infatti, in caso di insufficienza venosa profonda, rappresentano un meccanismo di compenso per un circolo parzialmente compromesso e l'intervento laser non potrà garantirne la chiusura. La terapia sclerosante non è scevra da effetti collaterali (reazioni allergiche, iper-pigmentazioni, flebiti, ulcere cutanee, neoformazione di micro-capillari, dolore, ecc). L'uso del laser rappresenta una alternativa a tale metodica per la minor incidenza di reazioni avverse. D'altro canto, per le due tecniche, spesso coincidono, limiti ed indicazioni. In alcuni casi, l'uso abbinato e integrato delle stesse, rappresenta il miglior compromesso. 

COME SI TRATTANO I CAPILLARI?

La terapia laser prevede alcune sedute intervallate da periodi di tempo variabili da 10 a 30 giorni. Sul viso spesso una sola seduta è sufficiente per la chiusura di un vaso. Sulle ali del naso sono necessarie in alcuni casi due o più sedute. Sono descritte recidive a distanza di tempo.

La chiusura di un singolo capillare o di una micro-varice a livello degli arti inferiori, può prevedere più applicazioni (di norma almeno due). 

Telengectasie arti inferiori - immediatamente dopo Laser Diodo 840

Il laser vascolare non è indolore; la sensazione di bruciore è considerata sopportabile dalla gran parte dei pazienti. Non è prevista di norma l'anestesia locale, sia iniettiva che topica. 

I piccoli vasi del volto rispondono meglio alla terapia laser rispetto a quelli degli arti inferiori e prevedono, di norma, un numero inferiore di applicazioni. La maggior profondità dei vasi degli arti inferiori, il maggior spessore della parete e la diversa pressione idrostatica, giustificano la differente efficacia nelle due sedi di applicazione. 

Le indicazioni ed il campo applicativo del laser sono le dilatazioni vascolari con diametro inferiore a 1 -1,5 millimetri. Vasi di calibro maggiore prevedono tecniche più invasive, quali la chirurgia, stripping,sclero-mousse,  la radiofrequenza ed il laser vascolare endovasale di pertinenza angiologica.

La tecnica non è solo strumento-dipendente (pochi sono i laser vascolari efficaci per le telengectasie e le micro-varici degli arti inferiori), ma operatore-dipendente. La conoscenza delle patologie vascolari, della fisica dei laser e il campo applicativo, può condizionare il risultato estetico finale. 

COSA ACCADE DOPO IL TRATTAMENTO? QUALI REAZIONI AVVERSE?

Dopo la seduta può residuare modesto e fugace rossore (eritema) sull'area trattata che in breve tempo scompare (1-3 giorni). L'eritema può essere accompagnato da gonfiore (edema) nel 50-60% dei casi. Anche questo fenomeno ha la caratteristica della fugacità. Per alleviare questi disagi sono consigliate compresse di ghiaccio e/o creme lenitive da applicare sulla zona dopo il trattamento. Sul viso questi fenomeni sono meno evidenti.

Più raramente possono manifestarsi erosioni, vescicole e/o croste sottili, (3-5%). In questo caso la ri-epitelizzazione richiederà 4-8 giorni durante i quali è consigliabile l'applicazione di medicamenti ad azione cicatrizzante e disinfettante. A livello degli arti inferiori la persistenza di piccole piccole e sottili croste lineari di colorito scuro, lungo il decorso dei vasi trattati rappresenta un evento frequente. La durata di tali lesioni secondarie è variabile (7-20 giorni). Sul viso i fenomeni descritti sono eccezionali.

In casi eccezionali (sempre a livello di gambe e cosce) e per un periodo limitato di tempo (2 -4 mesi) possono residuare aree ipo e/o iper-pigmentate (zone di pelle più chiara o più scura) in corrispondenza delle zone trattate. Eccezionale è la possibilità di micro-cicatrici depresse in sede di intervento.

Inoltre dopo la terapia laser sono stati segnalate piccole aeree di coagulo lungo il decorso dei vasi. Tali lesioni nerastre sono facilmente rimovibili in pochi minuti senza alcun atto chirurgico.  

Normalmente il trattamento con il laser non è particolarmente doloroso ed è ben tollerato. L'anestesia locale, di norma, non è necessaria, Un sistema di raffreddamento ad aria fredda  usato presso il nostro centro Sistema Zimmer CRIO 6 può ridurre la sensazione dolorosa e prevenire in parte i fenomeni infiammatori.

CI SONO CONTROINDICAZIONI?

E' assoluto il divieto all'uso di lampade abbronzanti o all'esposizione solare almeno tre settimane prima e durante tutta la fase del trattamento laser.

E’ consigliabile soprattutto per le superfici foto-esposte l’applicazione di schermi solari la settimana precedente l’intervento e nei giorni successivi allo stesso. L'uso di farmaci anti-infiammatori quali acido acetilsalicilico e derivati è sconsigliabile solo in casi in cui il trattamento coinvolga ampie superfici. Nei pazienti con pelle scura è utile un test di prova per valutare l'eventuale rischio di ipo/iper pigmentazioni. Nel caso di pazienti con anamnesi positiva per cicatrici ipertrofiche o cheloidi si sconsiglia il trattamento laser; tali precauzioni saranno estesi nei casi di processi infettivi in atto o infiammatori diffusi. Si sconsiglia, inoltre, il trattamento ai pazienti in terapia con farmaci foto-sensibilizzanti. Astensione assoluta è raccomandata in casa di gravidanza o allattamento. 


Laser Profractional Sciton

La piattaforma Sciton prevede un manipolo laser Erbium. Le indicazioni sono sovrapponibili ai laser frazionali anche se utilizziamo questo laser nel foto e crono-invecchiamento in soggetti più foto-danneggiati spesso in età superiore ai 55-60 anni.

Gli eventi avversi sono più importanti rispetto ai laser frazionati descritti: l’eritema e l’edema sono più evidenti e sono osservabili per almeno 5-7 giorni. Sono necessarie almeno due sedute distanziate una dall’altra di almeno 30/60 giorni. Le raccomandazioni e le controindicazioni assolute e relative sono assimilabili e sovrapponibili a quelle descritte per i laser, sicuramente una maggior attenzione per la fotoesposizione. Il rischio di macchie scure post-laser rappresenta una spada di Damocle importante. Trattamento rigorosamente invernale.


Laser Q SWITCHED / 532-1064 Qantas SY

Quali lesioni si possono trattare con questo laser?

  • Lentigo solari(macchie solari)

  • Efelidi

  • Macchie caffè-latte. Nevo di Becker

  • Macchie post-traumatiche

  • Tatuaggi

  • Tatuaggi post-traumatici.

Il laser Q-Switched rappresenta il trattamento di prima scelta nel trattamento delle lesioni pigmentate (macchie ed efelidi). Rispetto metodiche tradizionali quali diatermocoagulazione e azoto liquido o ad altri laser come quello a CO2, Argon, Erbium o KTP, tale sistema offre notevoli vantaggi: 

  • Scarsa incidenza di effetti collaterali

  • Rapida scomparsa delle lesioni

  • Bassa frequenza di recidive

  • Rapida guarigione della lesione trattata

  • Possibilità di trattamento di numerose lesioni e /o ampie superfici in tempi brevi

  • Numero inferiore di sedute.

Le lentigo solari e le efelidi rispondono al trattamento laser in una o due sedute.Il colore, l'estensione e la sede possono condizionare il numero delle sedute. 

Il cloasma o melasma (macchie gravidiche) può rispondere alla terapia con laser Q-Switched, ma i risultati sono incostanti e non riproducibili. Il cloasma è manifestazione capricciosa e le recidive sono frequentissime. Di norma preferiamo non trattare con questo sistema laser questo fastidioso inestetismo. 

Il laser Q-Switch rappresenta l’unico strumento efficace per la rimozione dei tatuaggi. Nel passato, le possibilità terapeutiche per la rimozione dei tatuaggi erano limitate all'intervento chirurgico, alla dermoabrasione, alla abrasione con sale ed al laser CO2. D'altro canto la formazione di cicatrici antiestetiche e il decorso post- operatorio ne condizionavano il risultato.

In tempi più recenti grazie ai laser ad impulso breve come il Q-Switched è possibile trattare i tatuaggi con risultati esteticamente accettabili. Il procedimento di rimozione del tatuaggio necessita di un numero elevato di sedute (almeno 6-8 sedute) con intervalli di tempo tra una seduta e l'altra non inferiori a 6 settimane. I tatuaggi amatoriali rispondono più velocemente rispetto a quelli di tipo professionale. La profondità dell'impianto, la superficie del tatuaggio, la quantità di pigmento usato possono influenzare il risultato ed il numero delle sedute. Il colore del tatuaggio, d'altro canto rappresenta la variabile più importante. I tattoo di colore blu e nero rispondono in modo ottimale al trattamento. Buoni risultati si ottengono con quelli di colore rosso. Il laser che utilizziamo presso il nostro centro è dotato di due lunghezze d’onda ( 532nm-1064 nm).Iil suo impulso è breve , nell’ordini dei nanosecondi. Scarsa è l'efficacia nei confronti del colore giallo e verde, Nulli per quelli bianchi.  La rimozione dei trucchi permanenti di colorito carneo o bruno, utilizzati per disegnare le sopracciglia deve essere eseguita con estrema cautela; in alcuni casi infatti, è osservabile un effetto paradosso ovvero un aumento della tonalità del tatuaggio, con viraggio verso un colore più scuro. Tale fenomeno sembra essere relazionato a fenomeni ossidativi, indotti dall'energia termica della luce laser, su pigmenti di origine ferrosa contenuti in alcuni trucchi. In questi casi, è opportuna l'esecuzione di un test in una piccola zona del trucco, prima di trattare in maniera più estensiva questo tipo particolare di tatuaggio.

Alcuni tatuaggi post-traumatici, contenenti pigmenti esogeni quali il catrame rispondono in modo ottimale al trattamento laser. Spesso, tali tatuaggi sono secondari al brusco impatto e alla abrasione indotta dal manto stradale in caso di incidente. Rispetto ai tatuaggi estetici la rimozione prevede, di norma, poche sedute. Le iper-pigmentazioni degli arti inferiori secondarie alla terapia sclerosante usata per il trattamento delle telengectasie (capillari) e per le venule degli arti inferiori, possono trarre, in alcuni casi, giovamento dal trattamento con questo particolare sistema laser. 

DOPO IL TRATTAMENTO QUALI GLI  EVENTI AVVERSI?

Dopo la seduta può residuare modesto e fugace rossore (eritema) sull'area trattata che in breve tempo scompare (1-4 giorni). L'eritema può essere accompagnato da gonfiore (edema) nel 50-60% dei casi. Anche questo fenomeno ha la caratteristica della fugacità.. Il trattamento con laser Q-Switched condiziona uno sbiancamento (effetto pop-corn) della lesione della durata di qualche minuto, osservabile soprattutto nelle macchie solari. Dopo tale fenomeno, nei giorni successivi sono osservabili piccole e sottili croste di colorito scuro in sede di applicazione. Tali lesioni possono residuare per 5 -7 giorni sul viso. Tempi superiori sono previsti per le lesioni  sul tronco e sulle gambe.

Meno frequentemente, possono manifestarsi erosioni, vescicole (5-10% dei casi).  Tali lesioni di norma sono osservabili dopo il trattamento di tatuaggi a livello degli arti inferiori. In questo caso la ri-epitelizzazione richiederà 8-10 giorni durante i quali è consigliabile l'applicazione di medicamenti ad azione cicatrizzante e disinfettante.

In rari casi e per un periodo limitato di tempo (2 -4 mesi) possono residuare aree ipo e/o iper-pigmentate (zone di pelle più chiara o più scura) in corrispondenza delle zone trattate. Incaute esposizioni solari possono favorire tali fenomeni. Altrettanto rara è la possibilità di micro-cicatrici e di cambiamenti della trama cutanea in sede di intervento. I disordini della pigmentazione e della trama cutanea, come d'altro canto le micro-cicatrici sono più facilmente osservabili nel caso di trattamento di tatuaggi; nel caso delle lesioni pigmentate tali eventi hanno il carattere dell'eccezionalità. Un fenomeno che talvolta si osserva dopo l'asportazione del tatuaggio è il cosiddetto effetto "fantasma" ovvero una sorta di immagine al negativo, una debole traccia bianca dell'asportato. Di norma questo fenomeno tende a scomparire dopo alcuni mesi. Normalmente il trattamento con il laser non è particolarmente doloroso ed è ben tollerato. L'anestesia locale, di norma, non è necessaria, sebbene ne sia consigliato l'uso su ampie superfici. In questo caso ci si può avvalere di gel e/o creme ad attività anestetica. In alcune sede particolari si può prevedere la modalità  iniettiva

E' assoluto il divieto all'uso di lampade abbronzanti o all'esposizione solare almeno 3 -4 settimane prima e durante tutta la fase del trattamento laser. Quando è richiesta una sola seduta l'astensione all'esposizione solare deve essere protratta per almeno 20 giorni dal trattamento. L'uso di farmaci anti-infiammatori quali acido acetilsalicilico e derivati è sconsigliabile una settimana prima e dopo il trattamento solo in caso di ampie superfici da trattare. E' consigliabile una settimana prima del trattamento laser l'applicazione di schermi solari ad alta protezione. L'uso di tali schermi, deve essere proseguito dopo l'intervento con il laser per almeno due settimane.

Nel caso di pazienti con anamnesi positiva per cicatrici ipertrofiche o cheloidi si sconsiglia il trattamento laser; tali misure saranno da adottare anche in caso anche in caso di processi infettivi o infiammatori.