Iperidrosi, i problemi di un'eccessiva sudorazione

L'iperidrosi è una patologia caratterizzata da eccessiva sudorazione. Tale disturbo può localizzarsi nelle zone con maggior densità di ghiandole sudorali, come le ascelle, la fronte, il palmo delle mani e la pianta dei piedi.
L'iperidrosi è una condizione frequente, che interessa almeno l'uno per cento della popolazione, e quindi è da considerarsi a forte impatto sul piano psicologico sociale.
La causa dell'iperidrosi è sconosciuta, d'altro canto fattori emotivi quali ansia o stress possono aggravare o scatenare l'eccessiva produzione di sudore da parte delle ghiandole sudoripare. 


Il grado di sudorazione può variare da un moderato aumento della umidità fino alla formazione di gocce vere e proprie. 
Tale fenomeno può condizionare le relazioni sociali e lavorative, creando i presupposti per un forte disagio ed imbarazzo nei soggetti affetti.
La terapia dell'iperidrosi si avvale di tanti presidi, la cui efficacia spesso, ha il carattere della transitorietà.
Gli antitraspiranti ai sali d'alluminio sono in grado di ridurre la quantità di secreto ma sono responsabili in alcuni casi di fenomeni irritativi, soprattutto su aree appena rasate. Farmaci anticolinergici, assunti per via orale, possono migliorare in molti casi la sintomatologia, ma non sono scevri da effetti collaterali quali, secchezza delle fauci, costipazione ritenzione urinaria ect ect.
Un buon presidio terapeutico è rappresentato dalla ionoforesi. La tecnica consiste nell'applicazione di una corrente continua a bassa tensione, a livello palmo-plantare e ascellare. Tali aree sono messe a contatto con spugne imbevute di una soluzione elettrolitica ( quindi anche la normale acqua di rubinetto). Il fenomeno elettrico ha un effetto inibitorio sulla secrezione ghiandolare. Le sedute, della durata di 20 minuti, vanno ripetute, più volte alla settimana , fino al controllo della sintomatologia. Sono previste, in seguito, sedute di mantenimento a cadenza mensile. Gli effetti collaterali sono in genere assenti. 
Recentemente sono stati osservati ottimi risultati con la tossina botulinica. Questa molecola è in grado di bloccare il rilascio di un mediatore chimico delle terminazioni nervose chiamato acetilcolina. L'assenza dello stimolo nervoso condiziona la diminuzione della secrezione del sudore da parte delle ghiandole sudorali. La tossina botulinica viene iniettata localmente nelle aree interessate dall'eccessiva sudorazione. L'effetto è quasi immediato e sembra perdurare per 4-10 mesi. L'iniezione è particolarmente dolorosa, soprattutto a livello palmare. Gli effetti collaterali sono scarsi, ma è stata segnalata la paralisi transitoria di alcuni muscoli della mano. La metodica inoltre è condizionata dagli alti costi.