Caffè e malanomi. Possibile effetto protettivo.

Come sempre questi dati sono da prendere con le molle, ma il consumo di caffè ( almeno 4 tazzine  al giorno) sembra associato a una riduzione del rischio nel contrarre il melanoma . Tale effetto protettivo è più pronunciato nel caffè caffeinato rispetto quello decaffeinato. Alcuni studi in vitro e su animali da laboratorio dimostrano che componenti del caffè fra cui polifenoli, diterpeni, trigonellina e caffeina sono in grado di inibire i tumori indotti dagli Ultravioletti B. Anche in questo caso, questi dati non possono essere indicativi e applicabili sull’uomo ma suggeriscono ulteriore ricerche. I risultati del presente studio devono essere considerati preliminari e necessitano pertanto di ulteriori conferme. Il caffè è sempre più citato nelle riviste scientifiche per le naturali e intrinseche capacità antiinfiammatorie e antitumorali . lo stile di vita e le abitudini alimentari sembrano disegnare sempre più spesso un attività preventiva in numerose patologie.

 

 J NatlCancer Inst. 2015; 107 (2)